sabato 22 dicembre 2012

Boel test: come valutare l’udito del bambino

Cos’è il Boel Test
Boel test: come valutare l’udito del bambinoLo sviluppo psicomotorio nel primo anno di vita di un bambino è fondamentale: durante i primi 365 giorni di vita del piccolo accadono tantissime cose sia nel suo corpicino che nel suo cervello, lo sviluppo è frenetico e in pochi mesi i cambiamenti sono radicali.

I primi sorrisi, impara a gattonare, le prime paroline e tantissime altre evoluzioni che ogni genitori potrò apprezzare giorno dopo giorno.

Per valutare il corretto sviluppo di tutte le facoltà è necessario sottoporre il piccolo ad alcuni test non invasivi: oggi vogliamo soffermarci sul primo esame per l’udito, il Boel Test.
L’indispensabilità di questo test è dovuta al fatto che, in caso di problemi all’udito, è indispensabile intervenire immediatamente per correggere eventuali problemi che se presi in tempo potranno essere risolti in modo rapido.

Cos’è il Boel Test e come viene eseguitoQuesto tipo di test viene effettuato dal pediatra quando il vostro bimbo avrà circa 8-9 mesi: questo test di routine, eseguito su tutti i bambini, dovrà valutare se l’udito del piccolo funziona correttamente, rispondendo in modo corretto agli stimoli.
Il pediatra, dopo aver creato una situazione di silenzio, cercherà di distrarre il bambino con l’ausilio di un bastoncino rosso di circa 20cm di lungezza mentre, nell’altra mano, terrà un piccolo campanello.

Mentre il bimbo è distratto il dottore farà suonare il campanellino in modo improvviso dalla parte opposta rispetto al bastoncino rosso: in quel momento il bimbo dovrebbe girarsi di scatto o quasi verso il suono, questa operazione dovrà essere effettuata su entrambe le orecchie.

Il bambino non risponde al Boel Test, cosa fare?Come detto più volte ogni bimbo ha i suoi tempi e i suoi ritmi di crescita che, non sempre, corrispondono ai manuali: se per un qualsiasi motivo il test dovesse risultare negativo non disperatevi e non preoccupatevi. I motivi di un esito negativo possono essere molteplici: proprio per questo motivo il test dovrà essere ripetuto dopo due o tre settimane per valutare.

A causare l’eventuale risposta negativo potrebbe essere un raffreddore transitorio, capace di tappare un orecchio: se invece il piccolo continua a non rispondere ai suoni, il pediatra vi prescriverà un esame audiometrico (esame non invasivo e velocissimo fatto con strumentazione professionale).

Per esperienza personale posso assicurarvi che se pur con un udito perfetto, la mia bambina ha dovuto ricorrere al test audiometrico: purtroppo la pediatra ha eseguito in modo scorretto il test, compromettendo il buon esito del test.

Questo per tranquilizzare tutti quei genitori che si vedranno costretti a ricorrere al test audiometrico.

________________________________________________________________________________
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it.
"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini