lunedì 1 aprile 2013

Maria Antonietta Coscioni: opinioni senza esperienza diretta

Leggo sull'articolo «Disabili uditivi, Coscioni (Radicali): Il nostro Paese è ancora al livello del 2001?»  e di nuovo, non essendo la prima intromissione della signora in una questione da lei solo orecchiata e da me presa di petto da una vita, mi trovo in  antitesi con la (ex)-parlamentare radicale Maria Antonietta Farina, classe 1969, esponente del Partito Radicale, vedova, dal 2006, del ricercatore Luca Coscioni, il quale era stato colpito ancor giovane, nel 1996 da una grave forma di sclerosi, la SLA.

Ignoro per quale motivo la signora Maria Antonietta  Farina Coscioni, invece di occuparsi come sarebbe comprensibile delle questioni relative alla Sclerosi Laterale Amiotrofica, che ha patologie a volte devastanti e che lei ben conosce, vuole oggi dare lezioni di etica sociologica ai sordi. miei simili. Riscontro che essa ha fatto proprie le tesi, per me inaffidabili, di FIADDA (Famiglie Italiane Associate Difesa Diritti degli Audiolesi), forse ha conosciuto qualche familiare impaurito a causa della sordità del figlio. Anche i miei genitori non sapevano che fare quando io, da bambino, divenni improvvisamente sordo totale.  Ciascuno dovrebbe convenire che i sordi adulti non vogliono ritornare al livello anti 1938 – altro che il recente, e per lei antitetico, 2001 – quando il Codice Civile inabilitava chi non udiva , alla piena capacità giuridica, per l'ignoranza e l'asinaggine imperante a quei tempi  In seguito, però, i sordi hanno saputo evolversi, prima assumendo il ruolo di cittadini ordinari, poi di protagonisti della loro Storia e rimarcando di voler avere le stesse opportunità di chiunque.

La (ex) parlamentare inizia la sua, non richiesta, lezione di etica costatando che i sordi "non sono molti" –obietterei "pochi, ma consapevoli!" – mentre, lei presume, " … numerosi sono i problemi che  essi devono affrontare insieme alle loro famiglie, ma oggi ci sono tutti gli strumenti per consentire di vivere una vita piena, normale e integrata. E' una realtà, quella dei disabili uditivi poco conosciuta, e si crede non debba essere curata" Ma, chiediamo noi sordi, "curare" in che senso? La sordità è una minorazione sensoriale, non una malattia infettiva, e nessuno meglio di noi sordi adulti può dire quali sono gli inconvenienti impliciti e come noi stessi, nel corso della nostra esistenza in vita,abbiamo saputo affrontarli e in parte superare.

Tutti i sordi adulti che io conosco,  fra i quali diversi ricercatori americani, parlamentari europei, ma anche un ex parlamentare italiano, un, vice sindaco friulano, un primario ospedaliero oggi in pensione, e tanti altri altrettanto emeriti,  hanno sempre condotto, e conducono una vita piena, normale e integrata, come pure direi di me stesso, nel mio ruolo di giornalista pubblicista, ed ex Technical Delegate internazionale in campo sportivo, e pure tutti gli altri miei simili hanno una vita piena e integrata, a parte qualche inconveniente, che si verifica in tutti i contesti, anche fra chi non ha problemi di udito.

Nel 2001, periodo tirato in ballo senza pregiudiziali dalla parlamentare di cui sopra, si erano svolti a Roma i XIX Deallympics" (dopo ci sono state le successive edizioni, nel 2005 a Melbourne, nel 2009 a Taipei, quest'anno saranno a Sofia, nel 2017 ad Ankara), ma la Farina Coscioni non dovrebbe sottovalutare, tanto meno ignorare, che prima dell'inaugurazione dei Giochi sportivi dei sordi si tiene il Congresso del Comitè International Sport des Sourds,  dove le discussioni avvengono in Lingua dei Segni Internazionale, e se qualche Delegato non sa relazionarsi in quella Lingua dei Segni, si troverebbe  sbilanciato, come avviene nei congressi ordinari per chi non ha dimestichezza con la lingua inglese. Fare paragoni con i dialetti segnici, come si è azzardata la Farina per contestare la Lingua dei Segni Italiana, mi appare sconcertante, avendo lei ricoperto un ruolo istituzionale.

Non posso esimermi dal rammentare il ruolo della World Federation for the Deaf, Federazione Mondiale dei sordi che fu fondata proprio in Italia, a Roma nel 1951, e oggi conta oltre 130 nazioni aderenti. Il prossimo Congresso della WFD si terrà nel 2015 a Istanbul, dopo quello effettuato nel 2011 a Durban, in Sud Africa, pure lì si discute e si delibera in Lingua dei segni internazionale.  Una delle priorità più importanti del lavoro della Federazione Mondiale dei Sordi (WFD) è di garantire i diritti umani per le persone non udenti di tutto il mondo, in ogni aspetto della vita.

I diritti umani sono universali e appartengono a tutti, senza distinzione di sesso, origine nazionale o etnica, colore della pelle, religione, lingua, o qualsiasi altra condizione come la disabilità e  la sordità. Così, le persone non udenti hanno il diritto di esercitare i diritti civili, politici, sociali, economici e culturali, su base di uguaglianza con tutti gli altri.

La WFD ritiene che i bambini sordi imparano meglio tramite il linguaggio dei segni. L'approccio bilingue sta diventando sempre più popolare in molti paesi.Ciò significa che, per l'insegnamento delle lingue e l'istruzione ai sordi, è essenziale il linguaggio dei segni in tutte le materie..

Certo, la sordità è un problema: ma occorre essere capaci di risolvere i dilemmi. "Devi essere sordo per capire!", ha scritto il poeta non udente Willard J. Madsen, quindi riflett meglio, Maria Antonietta !
Marco Luè
 
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