martedì 4 giugno 2013

Deaf meeting al Cineporto

Eugenio Scarlato è l’unico rapper sordo d’Italia, capace di esibirsi attraverso la Lis. la lingua italiana dei segni, cantando con le mani. Mr. Scarlato, il suo nome d’arte, calabrese di origine ma bolognese di adozione, si è esibito anche in Tv a“Italia’s Got Talent” dimostrando come le canzoni si possano anche guardare oltre che ascoltare. Ci sarà anche lui, in serata, all’incontro di oggi sulla cultura dei sordi, “Deaf Meeting”, in programma nel Parco 11 settembre tra via Riva di Reno e Via Azzo Gardino.

Prima di lui, alle 21, il cabarettista Gabriele Caia, anch’egli non udente, che insegna la Lis agli studenti di Cà Foscari a Venezia, dopo averlo fatto alla Scuola di Interpreti di Bologna. Il siciliano Caia ha studiato al Dams di Bologna e nell’occasione presenterà lo spettacolo “Uomo vs Donna”. Il meeting continuerà anche domani con i banchetti allestiti da artigiani sordi, dando il via a 50 giorni di attività gratuite nel parco sino al 28 luglio, con programma su www.boff.tk. Sarà soprattutto il cinema a esserne protagonista, con il grande schermo allestito all’aperto. La terza edizione di “Cineporto – Boff”, rassegna dedicata a film indipendenti e poco visibili altrimenti, intreccerà le esperienze di registi udenti e di filmaker sordi.



Da Antonio Bottari a Vito Palmieri, autore di “Matilde”, interpretato da attori sordi e presentato alla “Berlinale” di quest’anno. Sino a “L’isola dei Sordobimbi” di Stefano Cattini, che racconta le sfide quotidiane a cui sono sottoposti i bambini sordi della scuola dell’Istituto Figlie della Provvidenza di Santa Croce di Carpi. Il proposito dell’associazione culturale “Farm” e del“Gruppo Camaleonte”, che riunisce artisti sordi di tutta la penisola, è quello di incrociare linguaggi cinematografici e percezioni visive, anche per “far rientrare i sordi al cinema, dopo che ne erano usciti con l’avvento del sonoro”, osserva Nunzia Vannuccini di “Farm”, ricordando che tutti i film saranno sottotitolati. Una prassi che in Italia è rimasta a lungo minoritaria, costituendo un ostacolo insormontabile perché anche i sordi potessero recarsi in sala.



La conferma arriva da Sara Longhi del “Gruppo Camaleonte”, che insieme ad Alfonso Marrazzo ha aperto lo scorso ottobre a Bologna un’esperienza pilota come il Bar Senza Nome, primo locale gestito da ragazzi sordi. Il “Cineporto – Boff”, interamente autofinanziato con i proventi del bar aperto sino alle 24, proporrà anche il premio “Movibeta” riservato ai corti indipendenti e la sonorizzazione di film curata dalla Scuola di Musica Popolare Ivan Illich. Oltre a una serie di “AperiCena con Delitto” curati dalla compagnia “Zoè”, con un piatto unico a tema e un gioco teatrale interattivo legato a 8 celebri delitti cinematografici, e a un paio di spettacoli di ‘teatro all’impronta’, di cui uno sui film del muto.
Piero Di Domenico - L'Edipeo di Pdd
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