mercoledì 22 gennaio 2014

San Gaudenzio e il mondo dei sordi

San Gaudenzio (327 - 418), convertito al cristianesimo da Eusebio, primo vescovo del Piemonte, resse per 20 anni la diocesi di Novara dove a lui è dedicata la basilica con l’ardita cupola dell’Antonelli, prolungata in un pinnacolo fino a 121 metri d’altezza.

Ancora vivo si vocifera di miracoli da lui compiuti con la forza della preghiera come ai tempi degli Apostoli: “Dio parve ogni giorno essere magnificato per i prodigi che compiva per mezzo del suo santo: così che col passare del tempo rese la vista ai ciechi, l’udito ai sordi, la parola ai muti, agli zoppi il cammino”.

Dopo la sua morte: “i malati sperimentano quanto convenga onorare il servo di Dio, vedendo i ciechi ricuperare la vista, gli storpi la capacità di camminare, i sordi l’udito”.
Intanto, altri vescovi fanno cercare e copiare le sue prediche, per ripeterle nelle loro chiese. Anche da morto, Gaudenzio continua a parlare.

È considerato protettore dei sordi che, con il MAS di Novara, continuano ad onorarlo il 22 gennaio, abbinando spesso la sua festa a quella di S. Francesco di Sales.
P. Vincenzo Di Blasio  


PER SAPERE DI PIU'
Basilica di San Gaudenzio
San Gaudenzio (Biografia)
Sant'Eusebio, primo Vescovo di Piemonte

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«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini