venerdì 30 maggio 2014

Il libro biografico di San Filippo Smaldone. Apostolo ed Educatore dei Sordi

La biografia tascabile, San Filippo Smaldone – profeta di speranza educativa, è semplice, scorrevole nello stile e piacevole nella lettura. L’inquadramento storico, nella Napoli dell’Ottocento, fa da sfondo alla vita di Don Smaldone, che si erge come profeta di speranza educativa.
È una biografia completa, sebbene sia sintetica; mette in risalto i tratti dell’uomo, maturati nella sua famiglia e nel contesto storico-culturale dell’epoca, nonché la formazione sacerdotale e il delinearsi delicato e chiaro dell’uomo di speranza.


S’interpreta, in modo più vicino alla verità, la motivazione del diniego da parte del cardinale Sisto Riario Sforza alla “promozione” sacerdotale dello Smaldone.

Noi, sue figlie spirituali, eravamo tutte convinte che non si trattasse di “scarso talento” del nostro Padre, ma, come ben nota Suor Prisca Corrado, a insufficiente preparazione, a causa di eccessivo zelo di carità per i poveri, gli ultimi e, tra questi, i sordi. Don Smaldone è, per temperamento, un uomo di azione, servo della carità.

I titoli dei singoli capitoli introducono al contenuto, in linea con il taglio che si è voluto dare all’intera biografia:
uomo profeta di speranza.

Il grido: «Coraggio, sono io, non temere!», Filippo lo ha ascoltato molte volte nella sua vita; è proprio il grido di chi si pone al servizio di Dio con la chiara consapevolezza del prezzo da pagare sin da subito.

Osserviamo, dall’inizio, un uomo attento a cogliere i segni della volontà di Dio, attraverso gli eventi, le situazioni, le persone; Filippo, l’uomo, il sacerdote e l’apostolo, era pronto a far passare i suoi sogni al vaglio
della luce del progetto di Dio e, con docilità e molta fede, da essa si lasciava guidare mettendosi in gioco.

Emerge, specialmente nella missione, lo stretto connubio con la contemplazione. È costante il riferimento a Cristo, di cui si sente “umile servitore”.

Le membra di Cristo, che vede nei sordi, nei poveri e nei colerosi dell’epoca, le tocca con la tenerezza della totalità della sua persona.
Tutto per lui è secondario, considerando prioritari il ministero sacerdotale e l’esercizio della carità. Questo credeva e abbracciava con la sua vita, questo ha voluto che continuassero le Sue figlie.

La sua vita, nella linea del vangelo, da granello di senape, è diventata albero frondoso, i cui rami si estendono
nel mondo. 
Suor Maria Longo. Superiora Generale delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori

PER SAPERE DI PIU'

«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla) 
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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini