domenica 31 agosto 2014

Per istruire i sordi ci vuole serietà del Ministero dell'Istruzione!


Mi sono stufato di predicare al vento perché i sordi abbiano una buona istruzione. Ci sono gruppi che lavorano nel settore «sordità» che si guerreggiano l’un l’altro per sopraffarsi a vicenda e avere il campo libero per dimostrare d’essere «i migliori».

Gli insegnanti, in questo scontro, si trovano in svantaggio di conoscenze: non possono contrapporre approfonditi studi di psicologia, di neurologia e/o di linguistica eccetera.

Rimangono semplicemente insegnanti che, ahimè, si considerano limitati nella complessità d’istruire e educare i sordi!
 
Lo Stato è assente in questo settore: e lo è perché, da decenni, delega il compito a gente formata alla carlona e non selezionata per titoli accademici o esami. Il MIUR non impone punti fermi sul programma di formazione, sulla disciplina che dovrà essere insegnata dal docente allo studente sordo o ipoacusico (in particolare nella secondaria di 2°), non c’è il supporto di conoscenze specifiche necessarie (e fondamentali!).
 
Oggi assistiamo ad una formazione aleatoria, talvolta vuota di contenuti didattici che, alla fine, accontenta solo gli assistenti o i tuttofare che traggono, dal «pressappoco» in cui sono lasciati i docenti (nel nostro caso dei sordi e/o ipoacusici), un tornaconto.
Renato Pigliacampo
 
ARTICOLO CORRELATO
 
PER SAPERE DI PIU'
 
«La storia è testimonio dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita» (Cicerone)
«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
«Bisogna ricordare il “passato” per costruire bene il “futuro”» (V.Ieralla)
Per qualsiasi segnalazione, rettifica, suggerimento, aggiornamento, inserimento dei nuovi dati o del curriculum vitae e storico nel mondo dei sordi, ecc. con la documentazione comprovata, scrivere a: info@storiadeisordi.it
"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini