sabato 12 marzo 2016

190 mila casi in Italia, quasi 10.000 i bambini con disabilità sensoriali

Sordocecità: fotografia inedita da ricerca Istat-Lega del Lega del Filo d’Oro. Sono stati presentati ieri, il 25 febbraio, presso la Sala stampa della Camera dei deputati, i risultati dell’inedito studio “La popolazione Italiana con problemi di vista e udito” realizzato dall’ISTAT in collaborazione con Lega del Filo d’Oro.

Secondo lo scenario emerso in Italia le persone affette da problematiche legate sia alla vista che all’udito sono 189 mila, pari allo 0,3% della popolazione. Un dato esponenziale rispetto alle stime precedenti che contavano da 3 a 11 mila persone.

Il 64,8% delle persone sordocieche è donna, mentre l’87,9% ha più di 65 anni. Il 30,6% vive nelle regioni del Sud, il 21,4% nel Centro, il 16,8% nelle Isole.
Oltre la metà (57%) di queste persone è di fatto confinata in casa, non essendo autosufficiente nelle più elementari necessità quotidiane (camminare, lavarsi, vestirsi). Molto spesso, infatti, alle disabilità di base si aggiungono problemi motori (5 volte su 10) o danni permanenti da insufficienza mentale (4 volte su 10). 

La ricerca ricostruisce per la prima volta, attraverso la classificazione internazionale ICF che considera la disabilità come il risultato dell’interazione tra le condizioni di salute di un individuo e l’ambiente in cui vive, le reali dimensioni del fenomeno della sordocecità, fino a poco tempo fa sommerso e che sembrava riguardare solo poche migliaia di persone. Le uniche stime precedenti disponibili derivavano infatti da studi effettuati negli anni ‘70 su alcuni paesi Europei.

E, più in generale, inquadra anche un vero e proprio problema sociale diffuso, visto che le persone con disabilità sensoriale legata alla vista o all’udito (quando non convivono simultaneamente, dunque) sono 1 milione e 700 mila.  Di queste 9.855 sono minori iscritti alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado e rappresentano una quota dello 0,11% del totale degli alunni nell’anno 2014/2015. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di bambini e ragazzi che vivono una condizione estremamente complessa poiché associano al deficit sensoriale altre disabilità, come quella intellettiva, motoria, disturbo dello sviluppo del linguaggio, disturbi dell’apprendimento.

Alla conferenza stampa, moderata dal Segretario Generale Rossano Bartoli, sono intervenuti  il Direttore del Dipartimento Statistiche Sociali ed Ambientali dell’Istat Linda Laura Sabbadini, il ricercatore Istat Alessandro Solipaca, il Presidente del Comitato Tecnico Scientifico ed Etico della Lega del Filo d’Oro Carlo Ricci e l’Onorevole Elena Carnevali della Commissione Affari Sociali.


Significativa la testimonianza di Francesco Mercurio, già Presidente del Comitato delle Persone Sordocieche, che ha dichiarato: “Sono grato all’ISTAT perché finalmente ci siamo contati e siamo usciti da una dimensione di clandestinità. Io sono uno tra le poche persone che possono uscire e parlare, moltissimi di noi no. Ora c’è tanto lavoro da fare a cominciare dalla legge 107 del 2010 per i diritti delle persone sordocieche che necessita miglioramenti e piena attuazione”.

Dopo oltre 50 anni di attività, dove l’esperienza quotidiana della Lega del Filo d’Oro dimostrava che le uniche stime esistenti sulla sordocecità non potevano rappresentare la realtà in Italia, grazie al prezioso contributo dell’ISTAT ci sono i numeri fondamentali per continuare a battersi per il riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche.


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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini