giovedì 16 febbraio 2017

15° anniversario della storica donazione "Casa del Sordoparlante"

ENS Milano e Pio Istituto dei Sordi: l’«Atto di donazione» del 2002. Martedì 5 marzo 2002 è una data storica che è opportuno rammentare: i presidenti di allora, del Pio Istituto Sordi, Romano Gaspari, e dell’Ente Nazionale Sordi, Ida Collu, giunta appositamente da Roma, avevano firmato l’Atto di donazione all’ENS della struttura “Casa del Sordoparlante” di Via Boscovich, 38.


Come aveva commentato Mons. Emilio Puricelli sulla rivista “Parole e Segni” n° 4/2002: «Vorrei invitare tutti i sordi beneficiari a considerare le circostanze e le ragioni per cui il Pio Istituto dei Sordi è giunto a questo  atto di donazione e nello stesso tempo pregarli di accettarlo come segno tangibile di amore che l’Istituto vuole loro, ex allievi e non, per poter contribuire anche così alla loro piena affermazione nella vita».

Mons. Puricelli poi ricordava che il Pio Istituto Sordomuti era diventato proprietario di quell’immobile in forza di un testamento pubblico da parte del proprietario, il Rettore Mons. Giovanni Battista Pasetti (1873-1948), che nel 1927 aveva fatto edificare quell’edificio proprio “per i sordomuti”, e quando è deceduto nel 1948, aveva stabilito in quella “Casa” la sede dell’Associazione “Benefica Sordoparlanti”, assai prima della costituzione dell’Ente Nazionale Sordomuti, e fu  più tardi, nel 1951, per iniziativa di Francesco Rubino, che si giunse al noto “Patto di Milano”, per porre termine alle tensioni fra  le varie  associazioni di sordi allora esistenti e anche “rivali” fra loro, che infine  «…si riavvicinarono, si guardarono negli occhi e si tesero la mano!». Nel 1962 venne poi stipulata fra il Pio Istituto Sordomuti, proprietario dello stabile,, e l’Ente Nazionale Sordomuti, una Convenzione a scrittura privata con diritto di uso, e la Casa cominciò ad essere gestita dalla Sezione Provinciale ENS di Milano, ma sotto la direzione di un sacerdote del Pio Istituto Sordomuti, e con diritto di permanenza dell’Associazione “Benefica Sordoparlanti”, fondata nel 1895, che nel 1954 si era fusa  con la storica Associazione “Gerolamo Cardano” (questa fondata nel 1874), assumendo la denominazione di  “Associazione Benefica-Cardano”.

Quella Casa, dunque, è sempre stata pere i Sordi, ma da allora, 5 marzo 2002, diventava  tutta “loro”.
La “Casa del Sordoparlante” milanese ha una lunga storia, iniziata nel 1927, quando fu inaugurato quell’edificio di proprietà, fino al 4 marzo 2002, del Pio Istituto Sordomuti, anche questo di molto più onorabile età. Poi quell’edificio, di valore economico ragguardevole e di pregio morale inestimabile, è diventato patrimonio dell’Ente Nazionale Sordi

Il presidente del Pio Istituto, Romeo Gaspari, firmando l’Atto di donazione, con il consenso unanime del Consiglio di Amministrazione, ha precisato che quella donazione «… è un gesto d’amore verso i sordomuti, perché l’amore si può offrire, mai vendere o comprare».

Il Consiglio Provinciale ENS di Milano, in carica  dal novembre 1999, si era trovato fra le mani una situazione generale ingarbugliata, con lavori strutturali iniziati e non ultimati. Dopo aver risanato la contingenza essenziale, ci si era accorti che  le competenze decisionali, dovevano essere avallate dalla Sede ENS Centrale, ed è stato per l’intervento, a più riprese, di Monsignor Emilio Puricelli (1930-2016), elemento del Consiglio di Amministrazione del Pio Istituto, ma anche  per la conciliazione del Consigliere udente di ENS Milano, Emilio Tremolada, elemento di ragguardevole  competenza politica e figlio di sordomuti, quello che pareva un miraggio ormai irraggiungibile, la donazione all’ENS della “Casa” costruita appunto per i sordi, è divenuta una concreta realtà.

Per celebrare l’avvenimento, martedì 5 marzo 2002, la Presidente nazionale Ida Collu, ha brindato con il Consiglio provinciale di Milano, con il presidente ENS della Lombardia, Guglielmo Invernizzi, e della Benefica-Cardano, ManlioMarcioni (1931-2009), che direttamente fruisce della donazione. Quindi, trovandosi sotto la Madonnina, quel martedì del periodico ritrovo bimensile della “Terza Età” silenziosa meneghina, Collu ha voluto annunciare lei stessa la lieta  notizia ai numerosissimi sordi anziani e ai molti “over” convenuti come di consueto nella “loro” casa, divenuta da quel giorno ancora più loro!

Questo, esposto  sopra, è la sintesi dell’evento di donazione che il 5 marzo 2017 celebrerà quindici anni, ma ultimamente, con disappunto di chi ha sempre auspicato piena collaborazione, e per di più senza una spiegazione plausibile, anzi il silenzio assoluto da parte dei nuovi dirigenti provinciali ENS milanesi, ignari della storiografia, si è instaurato “Un rapporto difficile…” – come evidenziato dal “Giulio Tarra”  n° 3/2016 - fra ENS Milano e quella che è la “Fondazione Pio Istituto dei Sordi” e solo chi ha memoria, come chi scrive, ma penso molti altri sordi, può dispiacersi che l’evento del 5 marzo 2002 non sia ricordato, a 15 anni di distanza, come si dovrebbe fare.
Marco Luè

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