domenica 17 marzo 2013

Gli studenti disabili e le Università

Studenti disabili – Le migliori università per studenti disabili – Le peggiori università per studenti disabili
Studenti Disabili. La Legge n. 17 del 1999 impone agli atenei italiani di offrire adeguati servizi agli studenti disabili, sia per ciò che riguarda l’accesso fisico alle strutture, sia per l’espletamento delle normali attività didattiche.
Ai primi posti della classifica delle migliori università italiane per studenti disabili ci sono: il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino e l’Università di Modena e Reggio Emilia. In fondo 3 atenei del Sud.

L’integrazione dei disabili in ambito universitario solleva sostanzialmente due ordini di problemi: quello dell’accesso fisico alle strutture e quello relativo all’effettivo esercizio del diritto allo studio (attrezzature tecniche, sussidi didattici, forme individuali o collettive di ausilio tecnico-funzionale, sostegno didattico attraverso idonee forme di tutoraggio e di produzione e adattamento di specifico materiale didattico);
Con l’emanazione della Legge n. 17 del 1999 “Integrazione e modifica della legge-quadro n. 104 del 1992, per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate” l’impegno degli atenei italiani nei confronti degli studenti disabili si è fatto più intenso e sistematico non solo nella direzione dell’abbattimento delle barriere fisiche e del riconoscimento di particolari agevolazioni contributive, ma anche nella direzione di un diretto sostegno alla persona attraverso un insieme di azioni concrete.

Migliori Università per studenti disabiliClassifica delle migliori università italiane per studenti disabili
Il quotidiano economico-finanziario “Sole 24 Ore”, sulla base dei dati Miur, Almalaurea, Stella e Istat, ha stilato la classifica generale delle migliori università italiane. Al vertice 3 università del Nord:
1 Politecnico di Milano
2 Politecnico di Torino
3 Università di Modena e Reggio Emilia

Tra i parametri presi in considerazione, una grande rilevanza ha assunto la qualità dei servizi offerti agli studenti che presentano disabilità, in particolar modo l’efficienza delle strutture e dell’organizzazione.
Politecnico di Milano: migliore ateneo per studenti disabili

Studenti disabili, il Politecnico di Milano guida la classifica delle migliori università italiane per studenti disabili; in quest’ateneo è stato costituito un gruppo di lavoro composto da professionisti capaci di intervenire in ogni momento del percorso formativo, offrendo agli studenti in situazioni di disabilità supporto personalizzato e servizi tecnici e didattici.
Tramite colloqui individuali lo studente disabile viene aiutato nella scelta del corso di studio più idoneo alle sue attitudini.

Ogni anno il Politecnico di Milano bandisce un concorso per l’assegnazione di alloggi per tutti gli studenti iscritti. Nelle graduatorie viene riconosciuta una priorità agli studenti con invalidità non inferiore al 66%. Gli alloggi a disposizione degli studenti in situazione di disabilità sono situati presso la Casa dello studente (viale Romagna 62, Milano). Altri alloggi accessibili sono a disposizione presso alcune delle residenze universitarie convenzionate con le sedi di Milano Leonardo, Milano Bovisa, Como, Lecco, Piacenza.

Sempre chi presenta un’invalidità non inferiore al 66% ha diritto all’esonero dalla tassa di iscrizione e contributi universitari e, per quel che riguarda le borse di studio, ha diritto ad una maggiorazione di essa, che può essere convertita in dotazione di attrezzature specialistiche, materiale didattico o altri strumenti idonei a superare difficoltà individuali. Insomma, il Politecnico di Milano sembra davvero meritare questo primato.
Politecnico di Torino

Studenti disabili, il Politecnico di Torino Anche il Politecnico di Torino ha fatto molti passi avanti su questa tematica negli ultimi anni; l’ateneo torinese porta avanti tante iniziative per supportare gli studenti disabili nello svolgimento del loro percorso formativo. I servizi offerti hanno lo scopo di mettere le persone con disabilità in grado di studiare e lavorare nell’Ateneo nelle condizioni di uguaglianza con tutti gli altri.

Il servizio di sostegno ai disabili è nato nel Politecnico di Torino nell’anno accademico 2000/01, in attuazione di quanto disposto della legge 17/99, con l’obiettivo di porsi in un’ottica di flessibilità e di apertura rispetto alle singole problematiche presentate dagli studenti interessati, e tuttavia mantenendo delle modalità di intervento omogenee, sia nella fase di progettazione che in quella di esecuzione del progetto stesso.

C’è un Delegato del Rettore per le iniziative a supporto dell’assistenza, dell’integrazione sociale e dei diritti delle persone disabili. In più ci sono gli “studenti tutori” scelti per collaborare in attività di sostegno per compagni disabili con il compito di seguire lo studente disabile nei suoi spostamenti all’interno dell’Ateneo, di aiutarlo nello studio individuale, nelle diverse attività didattiche e nell’espletamento delle pratiche burocratiche.

L’EDISU Piemonte offre agli studenti, con un grado di invalidità non inferiore al 66%, vincitori di borsa di studio, integrazioni alla borsa e contributi differenziati in base ai loro bisogni e alla gravità dell’handicap.

Invece, il CUS (Centro Universitario Sportivo) dà ai disabili la possibilità di praticare diversi tipi di sport gratuitamente col supporto di istruttori qualificati, di strumenti, di strutture accessibili e di un mezzo di trasporto.

Studenti disabili, l’Università di Modena e Reggio Emilia Gli studenti disabili possono ottenere dall’Università di Modena e Reggio Emilia  interventi integrativi ad altre provvidenze eventualmente richieste dallo studente, sia di natura economica sia in forma di servizio di supporto, personalizzati in relazione al deficit individuale.

Tali interventi possono tradursi in servizio di accoglienza e integrazione nel mondo universitario, di trasporto, di alloggio presso strutture universitarie specificamente attrezzate, di supporto alla didattica (ausili informatici, tutors alla pari e tutors didattici, servizio accoglienza disabili, laboratori, abbattimento di barriere architettoniche).

Studenti disabili, le peggiori università italiane Negli ultimi anni il numero di studenti universitari disabili è notevolmente aumentato. Tanti sono i fattori che hanno contribuito a questa crescita: maggiore consapevolezza dei propri diritti, maggiore sensibilità della società e delle istituzioni, sviluppo esponenziale dei supporti informatici della didattica e, non ultima, una legislazione attenta a tali bisogni.

La speranza è che ogni ateneo italiano predisponga piani efficienti di supporto per studenti disabili e che questo aspetto possa rappresentare sempre di più uno dei principali parametri per la valutazione delle università, premiando e incentivando gli atenei che offrono servizi di qualità soddisfacente e facendo in modo che le università che non offrono ancora sufficienti garanzie si adeguino nel più breve tempo possibile.

Gli atenei del Sud – in particolare l’Università Parthenope e l’Orientale (entrambe di Napoli) e l’Università del Salento che si trovano in fondo alla classifica stilata dal “Sole 24 Ore” – per risalire la graduatoria sicuramente hanno molto da fare, anche per ciò che concerne i servizi e le possibilità formative per gli studenti disabili.

Ma perche le Università del Sud stentano a decollare? Abbiamo provato a chiederlo alla Dott.ssa Pisano, Capo Ufficio Diritto allo Studio Unisa.

“Forse, un problema c’è: manca un’adeguata comunicazione che spieghi agli utenti gli sforzi che quest’ateneo ha compiuto e sta compiendo tuttora.” – continua la Pisano - “All’Università di Salerno negli ultimi anni è aumentata molto la sensibilità sulle tematiche legate alle offerte per gli studenti che presentano una disabilità. Ma i numeri parlano chiaro: è cresciuto il numero di studenti disabili che ha conseguito la laurea presso la nostra università, abbiamo comprato macchinari sofisticati e piuttosto costosi per facilitare lo studio dei ragazzi portatori di handicap, è stato costituito un counseling psicologico presso la facoltà di Medicina di Baronissi, aperto a tutti, ma rivolto in particolar modo ai ragazzi che vivono un disagio, c’è grande attenzione sul tema delle barriere architettoniche. Insomma, cerchiamo di offrire sempre più supporto agli studenti disabili, perchè loro non hanno bisogno solo di un accompagnatore, ma spesso necessitano di un aiuto psicologico, di una persona con cui parlare e passare qualche ora della giornata”.

E crescere sotto questo aspetto può contribuire a colmare parzialmente il gap con le università settentrionali, ma può dare attuazione piena al principio che troviamo al terzo comma dell’articolo 34 della nostra Costituzione: “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.”

Vincenzo Delli Priscoli  - Fonte: controcampus.it

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