lunedì 4 marzo 2013

Sport: la "Silenziosa" di Milano al bivio della nuova maturità agonistica

Domenica 3 marzo 2013 si è tenuta presso lo "Spazio Ridolfi" dell'Ente Nazionale Sordi di Milano, l'annuale assemblea ordinaria  della Società Sportiva Silenziosa milanese, che detiene lo scettro, oggi divenuto ponderoso, di essere la prima società sportiva fra sordi nata in Italia nel 1925, e si accinge a celebrare il 10 maggio di quest'anno i suoi 88 anni di storia, in parte gloriosa, ma a volte anche di ardua gestione.

Occorre innanzi tutto rammentare che il 20 gennaio 2011 alla "Silenziosa" era stato conferito, da parte del Comune di Milano, durante una solenne cerimonia tenutasi al Teatro Strehler il riconoscimento di "Società Sportiva Storica" ed è inclusa fra le 50 società agonistiche del capoluogo lombardo, insieme con le blasonate VIP professioniste A.C. Milan e F.C.Inter, fra le pochissime che vantano almeno mezzo secolo di storia ancora attiva: la Silenziosa è collocata al 17° posto, dopo otto società formatesi prima del Novecento, e altre otto costituitesi prima del 1924. Il Sindaco di Milano aveva allora dichiarato di sentirsi «Felice ed emozionata di essere qui oggi a premiare voi che avete fatto la storia dello sport della nostra città. Milano e  lo sport hanno costruito insieme decenni di emozioni, di avventure, di bellezza, di battaglie e vittorie, ma anche di generosità e di passione sportiva, sempre all'insegna dei grandi valori di tutti gli sport e a tutti i livelli… ».


Altri ricordi vanno più indietro nel tempo, al 1957, quando gli VIII Giochi Internazionali dei Sordi si disputarono per la prima volta in Italia, A Milano ed io che ora me ne stavo seduto accanto all'amico e anziano socio Mauri Mario, mi scoprivo a rileggere idealmente quanto aveva allora pubblicato in evidenza "La Gazzetta dello Sport": 

Il Giuramento di Mauri MarioUn atleta avanzò – si trattava di Mario Mauri, N.d.A - sul piccolo palco, al Pulvinare dell'Arena Civica, e la sua dichiarazione che era il giuramento sull'autenticità dei sordomuti i quali si sarebbero battuti ugualmente per la gloria e la lealtà dello sport, fece alzare dagli spalti, che contenevano migliaia di persone, un inno all’umanità che vince e impone alla gente di cuore e di volontà all’attenzione del mondo.
Nella sfilata, i più eleganti mi sembrarono i danesi, con i loro calzoni bianchi e le giacchette rosse; moltissimi erano i sovietici, i tedeschi, i francesi; gli italiani erano, naturalmente, i più numerosi, oltre cento. Mi colpì la sfilata delle nostre ragazze, che battevano il tempo come se una musica lontana indicasse loro qual era il giusto passo. Tre bande, molto abili, accompagnavano la sfilata… Credo che molti degli atleti dell’Olimpiade e degli sportivi che si battono specialmente in campo professionistico avrebbero potuto, assistendo a questa sfilata, imparare qualche cosa. (da un articolo pubblicato sulla “Gazzetta dello Sport” a firma di Emilio De Martino)
  

Mario Mauri sull'«Attenti!» all'Arena, prima di scandire il «Giuramento dell'Atleta Sordo»:

Il «Giuramento»« Giuriamo di presentarci ai Giochi Internazionali Silenziosi in qualità di concorrenti privi dell'udito, leali, rispettosi dei regolamenti che li governano, desiderosi di parteciparvi con spirito di cavalleria per l'onore dei nostri Paesi e per la gioia dello Sport Silenzioso».

È stato ricordando quegli eventi ancora ben scolpiti nelle mie rievocazioni, che ho preso parte a quell'assemblea dei soci sportivi per ascoltare le relazioni morale ed economica e poter esprimere le mie convinzioni.

L'attuale presidente societario, Pietro Matera, si è dichiarato soddisfatto dei tre titoli nazionali FSSI vinti nel 2012, due nella pesca e uno nel calcio "a 5", rammaricandosi però che nessun contributo economico è stato assegnato alla "Silenziosa" dal Comune, dalla Provincia e dalla Regione.

Anche consultando il Conto consuntivo dell'esercizio 2012, che presenta un misero totale di €. 20.955,33, raggranellato dalle "quote sociali e "speciali" e da offerte varie, per far fronte alle spese di identico importo in uscita, dove è evidente il sacrificio impostato dagli atleti e dai dirigenti, in particolare per lo zero tondo dei contributi di Comune, Provincia e Regione, mi è venuto spontaneo proporre di organizzare entro quest'anno un convegno su «Come rilanciare lo Sport "Silenzioso"», per recuperare credibilità, autorevolezza, onorabilità allo Sport praticato dai sordi, e fare proprie ancora oggi le motivazioni del Comitato Internazionale Olimpico (CIO) risalenti al 1957, e che potrebbero essere ancora più attuali in quest'anno 2013: «I sordi del mondo possono vantarsi di avere definitivamente abbandonato il loro stato di inferiorità, più psicologica che fisica, di non soffrire di complessi e di essersi introdotti nel quadro della vita…». 
Allora "Forza Silenziosa", programma un bel Convegno, provinciale o piuttosto regionale, per ridisegnare la topografia, lo scopo e l'utilità dello Sport per i sordi.

Marco Lué

PER SAPERE DI PIU'



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«La storia non è utile perché in essa si legge il passato, ma perché vi si legge l’avvenire» (M.D’Azeglio)
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"Storia dei Sordi. Di Tutto e di Tutti circa il mondo della Sordità", ideato, fondato e diretto da Franco Zatini